NON MI LASCIARE SOLO

Qualche giorno fa ricevo una chiamata dal Sig. Carlo, disperato, che mi dice che la sua piccola Breton Sally, quando rimane da sola a casa, distrugge divani, sedie, cuscini e inoltre non ha mai smesso di “sporcare" in casa.

Il problema lamentato da Carlo è molto frequente. Spesso mi capita di ricevere questo tipo di chiamate.

Alcuni proprietari credono che il proprio cane sia dispettoso ma in realtà, la maggior parte delle volte, il problema è legato all’incapacità del cane a rimanere da solo, non alla volontà di quest’ultimo di punire il proprietario perché è andato in pizzeria senza portarlo con lui!

Cerchiamo allora di capire meglio cosa succede nelle situazioni come quella lamentata dal Sig. Carlo.

A seconda della tipologia dei sintomi manifestati dal cane e dall’intensità degli stessi è possibile diagnosticare una patologia comportamentale definita ANSIA DA SEPARAZIONE.

La patologia si manifesta ogni qual volta i membri della famiglia si allontanano. In queste occasioni il cane comincia a manifestare comportamenti inadeguati la cui intensità è direttamente correlata con lo stato di disagio emotivo provato dall’animale. Il grado di malessere dell’animale può essere talmente intenso da scatenare dei veri e propri attacchi di panico. Il cane vive uno stato ansioso che si rende manifesto con vocalizzazioni eccessive (il cane abbia e ulula per richiamarci al ricongiungimento), distruzione di oggetti o mobili, eliminazione di feci e urine in casa e, nei casi più gravi, il cane può anche arrivare ad autotraumatizzarsi. Con il tempo il cane comincia a manifestare ansia ancor prima dell’uscita dei proprietari: respira velocemente, è irrequieto, segue il proprietario in tutti i suoi movimenti. Il rientro in casa del proprietario è solitamente accolto con saluti eccessivi ed esagerati da parte del cane, anche dopo un periodo molto breve di assenza.

Talvolta il proprietario è convinto che il cane distrugga casa perché vuole fare i dispetti e afferma che è addirittura consapevole di quello che ha fatto perché al suo ritorno spesso è nascosto da qualche parte, con le orecchie basse e magari trema tutto!! In realtà il cane non è consapevole di quello che ha fatto, bensì sa bene che al ritorno del tanto atteso proprietario, diverse volte, è capitato che sia stato sgridato, oppure che se le sia anche prese e quindi conoscendo, il cane, benissimo la nostra comunicazione non verbale si allontana e assume un atteggiamento remissivo o di paura.

Ricordiamoci che i cani non fanno i dispetti!!!

Punire il cane in queste situazioni non è assolutamente positivo e non insegna al cane a non avere più paura nel rimanere solo, anzi tale comportamento porta a una rottura della relazione e provoca un’incertezza nelle aspettative del cane che aggrava la patologia e il suo stato ansioso.

COME NASCE L’ANSIA DA SEPARAZIONE?

Come per tutti i comportamenti l’insorgenza dell’ansia da separazione può essere correlata a vari fattori i cui principali sono: distacco precoce dalla madre, incompetenza materna, fattori genetici, relazione con i proprietari (legame di attaccamento), qualità delle esperienze vissute nell’arco della vita.

COSA FARE QUINDI???

La prevenzione è sempre un ottimo aiuto. Prima di adottare un cucciolo o anche un cane adulto chiedete consiglio a un educatore cinofilo, a un veterinario comportamentalista o al veterinario clinico di fiducia. Gli esperti del settore sapranno valutare quale cane si addatti meglio al vostro stile di vita e al tempo che potete dedicargli, potranno inoltre aiutarvi nell’introduzione del cane in famiglia dandovi indicazioni sulla gestione e sulle attività da svolgere con lui. Se possibile prendetevi qualche giorno di vacanza che dedicherete esclusivamente al vostro nuovo compagno, questo servirà per cominciare a tessere le basi di una relazione duratura basata sulla fiducia.

Se, tuttavia, col il passare del tempo vi trovate di fronte a qualcuno dei comportamenti precedentemente descritti o avete il dubbio che il cane sia a disagio durante la vostra assenza, non punite il cane, ma contattate un medico veterinario comportamentalista e descrivetegli le vostre perplessità in modo che questi possa intervenire al più presto.  A seguito della visita sarà possibile intervenire con una terapia comportamentale rieducativa, ambientale e, se necessario, parafarmacologica o farmacologica a seconda dell’intensità dei sintomi manifestati dal cane.

Trattare l’ansia da separazione è importante in primis per il benessere dell’animale che si trova in una situazione di stress molto intenso e in secondo luogo perché rappresenta una delle principali cause della rottura del legame tra proprietario e animale e che, spesso, esita in abbandono.

Il presente articolo è pubblicato su: https://www.dogsportal.it/ansia-da-separazione-nel-cane/?fbclid=IwAR1L3WQitMDs13J6rQgzi3LdY_0ZzxoAdm-XotkDT4vIE-JYDZmbqoQ64Qg